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A pagina 79 del libro "Il Grillo canta sempre al tramonto" Beppe Grillo afferma: "Noi vorremmo che i partiti scomparissero radicalmente, che ci fossero nuove regole di comunità". La riflessione su questa frase è affidata a Dario Fo...

fonte: la7.it

Secondo Dario Fo, ''i soloni'' della politica hanno sbagliato tutto, non è stata la vittoria di un movimento effimero ma l'inizio di una rivoluzione e i vecchi giochetti - che Grillo fa bene a denunciare come mercato delle vacche - non funzionano...

fonte: video.repubblica.it

"Molti mi scrivono e mi telefonano, addirittura c’è chi mi ferma per strada, chiedendomi: “Ma non le pare che Grillo, a parte il suo talento, sia di fatto un populista?” “Fermi tutti - rispondo – voi sapete che significato abbia l’espressione populista?"

fonte: beppegrillo.it

Il grammelot di Maurizio Crozza. Il comico, nel suo "Paese delle meraviglie", su La 7, immagina il discorso a reti unificate del "presidente" Dario Fo. Tutto questo dopo la candidatura al Quirinale del Premio Nobel proposta da Beppe Grillo...

fonte: video.repubblica.it

"Dario Fo, si fa come si fa in Sicilia, si governa con il Pd o fra sei mesi si vota. Soltanto un pazzo però lo vorrebbe e io non lo accetto", spiega il premio Nobel che insiste su questo punto. "Non è vero che Grillo ha chiuso la porta a Bersani, ho parlato io stesso con Casaleggio, questa situazione non esiste. Spero davvero che si faccia la Sicilia in Italia".

"Ho parlato con Casaleggio oggi, e lungamente, è un timido che usa con attenzione le parole, una persona sottile, ironica e molto intelligente. Ha una generosità che viene fuori con il tempo. Ci siamo dati un appuntamento per parlarci e conoscerti, è una persona da scoprire. Oggi abbiamo discusso su che cosa fare del prossimo futuro, Casaleggio prevedeva come si metteranno le cose, non tanto delle considerazioni politiche ma della gente, Lui e Grillo come due pittori sono concordi cromaticamente".

Lo ha detto il premio Nobel per la Letteratura Dario Fo a Otto e mezzo, su La7 27/02/2013

fonte: la7.it

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Un paese dalle tinte spente, dove regna ormai l’etica dei furbetti e una politica senza passione, ma che si può salvare grazie alla fantasia di chi non si arrende alla crisi. All’alba delle elezioni, è così che vede l’Italia Dario Fo: giullare anti-sistema premiato nel 1997 col Nobel per la letteratura, che oggi accusa banche, potenti e moderati di aver rubato vita ed entusiasmo agli italiani.

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