Iniziative

Dario Fo dipinge Maria Elena Boschi: l'opera all'asta per #Italia5Stelle

Quella che vedete in foto è un'opera di Dario Fo realizzata con tecnica mista, con prevalenza di pittura a olio su tavola di faggio. Il nome dato all'opera è il seguente:

"Dipinto sulle orme del dinamismo metafisico. Ritratto di una donna elegante: Maria Elena Boschi".

La misura del quadro è 52cm x 62cm.

Nei prossimi giorni, per volere di Dario Fo, il dipinto sarà messo all'asta (base d'asta 8.000 euro) su una piattaforma online, e il ricavato della vendita verrà devoluto al Movimento 5 Stelle a sostegno di Italia 5 Stelle che si terrà a Palermo il 24 e il 25 settembre prossimi.

 

 

Per vedere la galleria fotografica visita la pagina facebook cliccando qui.

 


Dario Fo per "Desideri all'Asta" di Amnesty International

 

Anche quest'anno Dario Fo partecipa con una sua opera all'iniziativa "Desideri all'asta" di Amnesty International.

L'asta con l'opera di Dario Fo sarà attiva su Ebay da domani, mercoledì 18 novembre, a partire dalle ore 12.22

Da domani infatti sarà online la XV edizione di ‪#‎desideriallasta‬ a sostegno della campagna "Mai più spose bambine" di Amnesty International - Italia.

Ogni giorno 37mila bambine al mondo sono costrette a sposare uomini molto più grandi di loro, con enormi conseguenze sul loro diritto alla vita, alla salute e all’istruzione. Partecipa anche tu a #desideriallasta e potrai aiutare Amnesty International a cambiare la vita di una bambina!

Per maggiori informazioni: www.amnestysolidale.it

CLICCA QUI PER PARTECIPARE ALL'ASTA:  http://www.ebay.it/itm/191739680715?ssPageName=STRK:MESCX:IT&_trksid=p3984.m1557.l2649


UN UOMO BRUCIATO VIVO - Foto e video presentazione presso Accademia di Romania (Roma)

 

Galleria Foto Evento:

 

Copyright © All Rights Reserved - Accademia di Romania in Roma

Posted by Accademia di Romania on Venerdì 9 ottobre 2015

 

Video della presentazione:  

 

 

 

 

 


SIETE TUTTI INVITATI alla Conferenza stampa organizzata dall’associazione Federico nel Cuore, lunedì 23 marzo ore 11.30 a Milano

 

 

L'intervento di Dario Fo per Federico Barakat e Antonella Penati:

 

 

Altri grandi interventi:  federiconelcuoreonlus.blogspot.it/p/grandi-interventi-25022015.html

Maggiori informazioni:  federiconelcuoreonlus.blogspot.it

 

DI SEGUITO IL TESTO DELL'INVITO ALLA CONFERENZA STAMPA (per scaricare la versione stampabile clicca qui)

INVITO

Conferenza stampa organizzata dall’associazione Federico nel Cuore DOPO LA SENTENZA DI CASSAZIONE FEDERICO UCCISO A OTTO ANNI IN AMBITO PROTETTO: PER LO STATO NESSUNO E’ RESPONSABILE!

Lunedì 23 marzo, ore 11.30 Palazzo Marino, via Marino, 7 – Sala Angiolini (3° Piano)

 

Interverranno

Antonella Penati 

Presidente dell’Associazione Federico nel Cuore Onlus -e madre di Federico Barakat e Responsabile Regione Lombardia per il Movimento dell’Infanzia;

Avvocato Federico Sinicato

 

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Il 27 gennaio scorso la Corte di Cassazione ha stabilito che non c’è nessun colpevole per la morte di Federico Barakat ucciso dal padre mentre era affidato ai servizi sociali ed ha assolto Elisabetta Termini, dirigente del servizio sociale, Nadia Chiappa assistente sociale e Stefano Panzeri, educatore, sollevandoli da ogni responsabilità per la morte di un bambino di soli 8 anni. L’assassinio avvenne il 25 febbraio 2009, proprio nella sede dell’Asl di San Donato Milanese durante una visita protetta. I disperati appelli che Antonella Penati, madre di Federico, rivolse ai responsabili del servizio sociale affinché le visite “vigilate” fossero sospese restarono inascoltati nonostante ci fossero diverse denunce ed anche una perizia psichiatrica a carico del padre di Federico.

TUTTI ASSOLTI vuol dire che per la morte di un bambino non c’è nessuna responsabilità. Lo Stato potrà quindi continuare a togliere i bambini dall’affidamento di genitori tutelanti ed esporli a rischi senza doverne rispondere in alcun modo? Quella della Cassazione è una sentenza inaccettabile e Antonella Penati vuole denunciare l’assenza di giustizia e battersi per evitare che altri bambini siano esposti a rischi da chi ha il dovere di proteggerli.

Federico Barakat un ”omicidio protetto” da non far passare sotto silenzio

Per info: contattare Antonella Penati al 345.0066295 ‐ Studio Sinicato : 02.89075731


"La figlia del Papa" di Dario Fo tra i 10 migliori libri del 2014 secondo Ansa.it: vota anche tu il tuo preferito!

"La figlia del Papa" di Dario Fo è tra i 10 migliori libri del 2014 secondo Ansa.it.

E' ancora possibile votare il libro preferito tra i primi 10 della classifica cliccando a questo link:

www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2014/12/29/i-10-migliori-libri-del-2014...

 


Dario Fo per le vittime dell’amianto

 

Dal testo del catalogo “Dario Fo a Milano. Lazzi Sberleffi Dipinti”:

Il 14 febbraio 2012 si è concluso a Torino il processo per una strage orrenda, un massacro di lavoratori: più di quattromila morti causati dall’amianto in tre luoghi diversi d’Italia. Ma, come ha dichiarato la moglie di una delle vittime, di Casale Monferrato, “i morti continueranno ancora chissà per quanti anni; oggi, a cinquanta-sessant’anni d’età, stanno morendo uomini che allora erano bambini e che giocavano ignari fra gli scarti di amianto abbandonati”.
I due imprenditori responsabili dei ripetuti delitti sono stati condannati a sedici anni di carcere, ma non se ne sconteranno nemmeno uno di galera, giacché abitano all’estero, uno in America Latina, l’altro a Bruxelles. Evviva! Potranno vivere gli anni che resto loro felici e danzanti, se ci riescono! Il numero dei morti per gli incidenti sul lavoro è a dir poco impressionante: non c’è settimana in cui non si contino vittime, come in guerra. Quando sentite l’urlo della sirena di un’ambulanza, pensare che una su cinque sta portando al pronto soccorso un lavoratore, maschio o femmina, caduto per la logica che dice: “Il progresso e la produzione vogliono le loro vittime”.
I feriti che poi rimarranno invalidi vivranno come rifiuti della società. Il profitto li costringe a un’esistenza di terza categoria. Una vittima di quarant’anni che in un incidente ha perso le gambe, racconta: “Spesso mi sogno di correre e tuffarmi nell’acqua come da ragazzo. Ciò che mi dà maggior rabbia è che gli imprenditori colpevoli del mio stato sono liberi e possono correre e danzare quanto gli pare”.
 

 

INCIDENTI MORTALI SUL LAVORO di Dario Fo

2011 - Opera realizzata con tecnica mista su tela

Fonte: Catalogo “Dario Fo a Milano. Lazzi Sberleffi Dipinti” ed. Mazzotta, Milano, 2012

Clicca qui per vedere l'immagine più grande.


CHI AMA LA LIBERTA’ ODIA IL RAZZISMO. STOP LEGA NORD! DARIO FO ADERISCE ALL'APPELLO:

Il 18 ottobre la lega nord farà a Milano un corteo razzista e xenofobo, che avrà come slogan "stop invasione". Hanno scelto come loro fortino Milano e la Lombardia, comodamente seduti sulla poltrona della presidenza della regione, finanziando scuole e sanità private invece di quelle pubbliche, spartendosi, assieme a tutti gli altri, la torta di Expo, svendendo case ed edifici pubblici a palazzinari e speculatori mentre le liste per l'assegnazione di case popolari si allungano sempre di più, e intanto il suo segretario sceglie di andare a braccetto con partiti e organizzazioni neofascite e neonaziste sia in Italia che in Europa. Dicono di essere contro la crisi, ma continuano ad alimentare le speculazioni e la guerra tra poveri: ci dicono che dobbiamo odiare e dare la colpa di tutto al diverso, al migrante, all'omosessuale...per nascondere i loro sporchi affari. Negli ultimi tempi, più volte, abbiamo visto scandali che hanno coinvolto personaggi legati istituzionalmente a enti guidati dalla Lega: basti pensare ad Expo, arrestati e indagini per corruzione e turbativa d'asta; o a come vengono gestiti enti pubblici come Aler, che oltre a non risolvere i bisogni abitativi è riuscita a fare un buco di bilancio di 400 milioni di euro. Odiano il migrante ma vanno a fare investimenti finanziari in Tanzania. Il loro obiettivo ci deve essere chiaro: alimentare la guerra tra poveri per spartirsi il bottino tra appalti e finanziamenti pubblici. Milano ama i diritti, Milano è meticcia, ibrida, soggetta a contaminazioni continue: studenti e precari, lavoratori occasionali/stagionali, migranti campani, pugliesi, siciliani, eritrei, marocchini, peruviani...siamo noi a produrre ed a garantire la sua economia, a costruire la sua cultura con il nostro ingegno, la nostra creatività, condividendo i nostri saperi, a rendere i suoi quartieri vivi, attraversati, ad animarli di relazioni. Facciamo appello a tutte le comunità e i migranti, quelli che ormai da anni sono protagoniste attive, dalle rivolte nei CIE, alla lotta per la casa e nei quartieri, alla battaglia contro le cooperative sfruttatrici e della logistica; le scuole di italiano e di lingue, il mondo del sindacalismo di base e dell’associazionismo, i centri sociali e i collettivi studenteschi, i comitati per il diritto all’abitare e quelli in difesa dei beni comuni, i precari e tutta la Milano che ama la libertà. Abbiamo imparato insieme a costruire reti solidali, a parlare le mille lingue della città meticcia, a riconoscerne i volti, a riprenderci insieme, dal basso, ciò che in nome della paura e della (loro) sicurezza ci tolgono ogni giorno. All'invasione delle camicie verdi e dei loro vecchi e nuovi amici dell'estrema destra di mezza Europa, diciamo chiaramente che gli unici ad essere stranieri qui, sono loro.

CORTEO PARADE Sabato 18 Ottobre alle ore 15 in Largo Cairoli. Milano Meticcia, Antirazzista e Antifascista altre info su cantiere.org

 

 


10.000 ORTI IN AFRICA

 

Eravamo perplessi nel pubblicare questo messaggio di Carlo Petrini, proprio ricordando le parole di Papa Bergoglio, che, rivolto ai vescovi diceva: “Quando decidete di aiutare uomini e donne che abbisognano di sostegno, ricordate di farlo in silenzio e grande discrezione”.

Petrini ci ha risposto: “È giusta la preoccupazione di Papa Francesco, ma qui non si tratta di porre sul proprio petto un riconoscimento di generosità, quanto piuttosto di dimostrare al maggior numero di persone che le azioni con cui si possono risolvere drammi insormontabili, sono attuabili".

E Petrini sottolineava: “In certi casi, dare notizia di un successo di partecipazione collettiva è un gesto da compiere per  coinvolgere altri dubbiosi a dimostrarsi solidali”.

 

Dario Fo

 

Maggiori informazioni:

Orto Comunitario di Faroko

Orto Comunitario di Natio

Orto scolastico di Vridi Chapelle